Seminario presso il Campus del Meyer col coordinatore della conferenza sulla sanità dell’area fiorentina Nicola Armentano
Presso il campus dell’ospedale pediatrico Meyer si è svolto il seminario “Le aritmie del bambino e del giovane atleta. Inquadramento clinico ed opzioni terapeutiche” al quale ha participato il coordinatore della conferenza sulla sanità dell’area fiorentina Nicola Armentano.
“Una bella occasione per parlare di problemi dei bambini e dei nostri giovani e che si avvicinano allo sport. Tanti relatori con grandi competenze – sottolinea Nicola Armentano – che sono state messe a disposizione dei tanti medici che hanno partecipato all’evento organizzato all’interno del Campus del Meyer con l’obiettivo di prevenire le morti improvvise, per dare a tutti sicurezza e la possibilità di avvicinarsi allo sport e coniugare sempre di più il bisogno di tenere insieme due diritti: sport e salute. Firenze è, da sempre, impegnata a promuovere campagne di prevenzione, di sensibilizzazione e di diffusione dei defibrillatori affinché la nostra città sia sempre più “cardioprotetta”.
Un progetto che va avanti dal 2019 e che ho portato avanti come consigliere delegato dal sindaco e che si chiamava “Nel cuore della città” e che ha trovato continuità in questa iniziativa promossa dal professor Iacopo Olivotto che desidero ringraziare per quello che fa nell’ambito della cardiologia insieme ai tanti medici ed ai tanti operatori del Meyer e della Toscana impegnati a dare il loro contributo su questo tema così importante.
Occorre sempre più investire sullo screening e permettere di avvicinarsi allo sport o al movimento in sicurezza ,diffondere sempre di più la cultura della formazione e del soccorso laico degli operatori , nelle scuole in primis e nei luoghi di svolge attività sportiva perché – continua il coordinatore della conferenza sulla sanità dell’area fiorentina Nicola Armentano – oltre alla prevenzione, attraverso la conoscenza e la ricerca ed all’azione dei professionisti, dei medici e dei cardiologi impegnati in questo ambito, quello che può essere un’arma utile è di avere tanta gente che sappia utilizzare le manovre di primo soccorso”.
“I bambini non sono piccoli adulti. Dobbiamo sempre ricordarci che i bambini vanno trattati e vanno curati come una popolazione estremamente specifica e con caratteristiche peculiari della loro fase della vita. In questa fascia di età – aggiunge il professor Iacopo Olivotto – le aritmie pericolose sono rare ma possono avere conseguenze devastanti. C’è la necessità di identificare i soggetti a rischio, o per motivi genetici o per motivi acquisiti come le miocarditi post Covid. È importante, inoltre – continua il professor Olivotto – non etichettare come malati i bimbi ed i ragazzi che sono sani e rassicurare i ragazzi che possono tornare a fare attività sportiva anche dopo aver superato una fase critica. Questo è l’obiettivo del corso e di instaurare una maggiore collaborazione tra pediatri, cardiologi e medici dello sport per promuovere l’attività fisica ad ogni livello ed in qualsiasi situazione”. (s.spa.)