“Nelle relazioni al piano strutturale e piano operativo si danno degli indirizzi.
Se nella relazione al piano strutturale sono state indicate le staffe al centro storico, nel piano operativo, invece, ovvero nel piano che trasforma la città nei prossimi 5 anni, non si dice nulla su come pensiamo di collegare questa zona della città. Ci vogliono delle risposte immediate su questo tema – spiegano i consiglieri di Firenze Democratica Massimiliano Piccioli, Stefano Di Puccio e Leonardo Calistri – se non vogliamo che il centro storico sia un museo a cielo aperto, e per questo occorreva un indirizzo in tal senso anche nella relazione al piano operativo. Non abbiamo indicato quale tipo di soluzione perché l’indirizzo voleva essere politico, come già l’assessora Del Re aveva fatto nella sua relazione in Consiglio comunale (e mai peraltro l’assessora Del Re in questa aula aveva parlato di tramvia al Duomo, ma aveva posto il tema politico di come collegare questa zona ed espresso poi a latere una sua valutazione sulla richiesta del gruppo Pd di introdurre le staffe) ma di farlo, per lo meno con un sistema di collegamento pubblico e sostenibile, come può essere il TPL con dei bussini elettrici. Nella relazione al piano operativo si parla solo della variante al centro storico come strumento di collegamento del centro storico, e questo non basta. Non è con degli alberi di arancio in via Cavour che si realizza la transizione ecologica.
Infine, permetteteci di dire che in tante città europee le tranvie passano dal centro storico, pensiamo a Siviglia, non c’è bisogno di andare in Cina, come ci ha illustrato il consigliere Razzanelli che ha rappresentato quanto in altri Paesi stanno facendo sul fronte di tramvie senza pali e minor dispendio di costi. E quindi – concludono i consiglieri di Firenze Democratica Calistri, Di Puccio e Piccioli – ci auguriamo che le nuove tecnologie arrivino anche qua”. (s.spa.)