Queste le parole del Capogruppo del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi.
“Oggi commemoriamo la Giornata della Memoria, un momento di riflessione collettiva che ci invita a ricordare le vittime dell’Olocausto e a rinnovare il nostro impegno per la difesa dei diritti umani, della libertà e della dignità di ogni individuo.
La nostra Firenze, città di arte, cultura e libertà, fu teatro di terribili persecuzioni. Durante l’occupazione nazifascista, centinaia di cittadini ebrei fiorentini furono catturati, deportati e uccisi nei campi di sterminio. Una ferita indelebile, che ancora oggi ci richiama al dovere della memoria.
Non possiamo dimenticare figure come quelle di Matilde Cassin, vittima delle deportazioni, o della famiglia Nissim, che perse la vita nei campi.
Ma Firenze è anche la città della Resistenza e della solidarietà: tanti cittadini si opposero al regime e nascosero famiglie ebree, rischiando la propria vita per salvare quella degli altri. Ricordiamo il coraggio di uomini e donne che, nei momenti più bui, scelsero di difendere i valori di giustizia e umanità.
Ricordare non è soltanto un dovere morale verso le vittime, ma un imperativo per il nostro presente e il nostro futuro. Dobbiamo coltivare la memoria per contrastare ogni forma di negazionismo e revisionismo storico. Dobbiamo vigilare affinché i semi dell’intolleranza e dell’odio non trovino terreno fertile nelle nostre comunità.
Firenze, con la sua tradizione di città aperta e inclusiva, ha il compito di essere un faro contro il buio dell’indifferenza. È nostro dovere, come cittadini e istituzioni, educare le giovani generazioni al rispetto dei diritti umani, affinché la tragedia della Shoah non si ripeta mai più.
Per questo motivo abbiamo presentato oggi un ordine del giorno che chiede di avviare una collaborazione con le scuole fiorentine, per ricordare ai nostri ragazzi la storia attraverso le pietre d’inciampo.
Vogliamo creare dei percorsi guidati per le scuole che ripercorrino la storia attraverso le pietre d’inciampo che sono sparse per la città, valorizzando le storie che si celano dietro a ciascuna di quelle pietre e invitando i giovani a prendersene cura.
Perché ognuno di essi racconta la storia di una vita spezzata, che non va dimenticata bensì raccontata, perché quanto è successo durante lo sterminio nazista non abbia più a ripetersi.
Doveroso dunque concludere con le parole di Primo Levi, un testimone della Shoah che ci ha lasciato un monito indelebile: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.” Conosciamo, ricordiamo e agiamo, perché solo attraverso il ricordo possiamo difendere la libertà e la dignità di tutti”. (s.spa.)