“Il Comune dà i numeri: sono 170 i posti per bike e monopattini e 1.831 rastrelliere presenti, per un totale di 21.840 posti bici in città”
“Sono trascorsi ormai quattro anni da quando l’Amministrazione Comunale ha dato il via libera ai servizi di sharing mobility in città, con la possibilità di utilizzare biciclette e monopattini elettrici per gli spostamenti giornalieri”.
“Una buona iniziativa che ha indubbi benefici, sia dal punto di vista del traffico veicolare che in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico” dichiara il Capogruppo del M5S in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi.
“Purtroppo però non si può dire lo stesso della sosta di questi mezzi, quotidianamente abbandonati in ogni parte della città”.
“Già lo scorso anno denunciammo questo problema, chiedendo nuovi spazi dedicati e un maggior controllo da parte dei gestori del servizio di sharing nel riposizionamento dei mezzi”.
“Dispiace rilevare, però, che dopo un anno la situazione non è affatto migliorata. Le bici e i monopattini sono ovunque, sui marciapiedi e addirittura sulle strisce pedonali” prosegue Masi.
“Per questo abbiamo chiesto oggi in Consiglio comunale all’assessore Giorgio quanti spazi dedicati e rastrelliere sono state aggiunte dall’Amministrazione nell’ultimo anno, e se è attivo il servizio di pronto recupero e riposizionamento dei mezzi, di competenza delle aziende addette allo sharing mobility”.
“Nonostante gli oltre 21mila i posti bici già presenti, il Comune non sa quante nuove rastrelliere sono state installate dall’inizio del 2024 ad oggi”.
“Grazie al nostro sollecito – precisa Masi – abbiamo però scoperto che saranno 70 le nuove rastrelliere, che saranno posizionate in città da oggi fino alla fine dell’anno”.
“Per quanto riguarda poi il servizio di pronto recupero e riposizionamento dei monopattini a carico dei gestori, l’assessore Giorgio ha dichiarato che dall’avvio del sistema sanzionatorio nei confronti degli utenti indisciplinati ad oggi, le multe sono calate dal 2,8% allo 0,5%”.
“Peccato però che non è dato sapere quanti controlli sono stati effettuati, perché questo dato non è presente”.
“Chiediamo quindi una maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione nei confronti delle ditte che si occupano dei controlli e del riposizionamento dei mezzi, per garantire l’efficienza e il buon funzionamento del sistema dello sharing mobility” conclude Masi. (s.spa.)