“Recita l’art. 1102 del Codice Civile: ciascun partecipante può servirsi della cosa pubblica, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto” così Lorenzo Masi, Capogruppo del MoVimento 5 Stelle.
“Ritengo che questa delibera non riuscirà a risolvere la questione cruciale che vi sta dietro: il caro affitti a Firenze, di cui ciascuno di noi è a conoscenza e per cui ci battiamo, nel rispetto delle regole Non è pensabile per uno studente permettersi di venire a studiare qui, lo denunciamo da tanto tempo, e le scelte che sta portando avanti l’Amministrazione non risolvono il vero problema”.
Né tantomeno scongiura l’obbligo di check in di persona previsto dalla legge, non è associabile al tastierino che serve per aprire elettronicamente una porta o un portone, che esiste in Francia da gli anni ’80.
La delibera, a nostro avviso, lederebbe i condomini dall’utilizzo delle parti comuni, da domani se vorremo aprire il proprio portone di casa con il tastierino che non è la key box, per non portarsi dietro le chiavi, non sarà piu possibile, perchè la delibera recita che è consentito solo “un tastierino ad edificio”, quindi come funziona? chi lo mette per primo? Se in un edificio ci sono piu numeri civici che succederà? e se c’è anche un cancello carrabile?.
Peccato perché in Commissione avevamo evidenziato la differenza tra vietare le key box e vietare i tastierini elettronici.
A Nostro avviso limiteremo dunque e di fatto solo la fruibilità degli spazi comuni, e sicuramente daremo più lavoro al tribunale” conclude il consigliere Masi. (s.spa.)