“Lo Scudo Verde. Quel Grande Fratello che aleggia in tutte le vie di accesso a Firenze, ma di cui si ignora l’impatto che avrà sui fiorentini e sulla vivibilità della città” esordisce così il Capogruppo del M5S in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi.
“Abbiamo appreso oggi che le 70 telecamere che consentiranno di monitorare l’accesso alla città dei mezzi prenderà avvio ad inizio 2025, dopo che ci sarà stato il via libera al pre-esercizio necessario alla verifica che tutte le 70 telecamere fuzionino bene e su questo il Comune sta attendendo l’ok del Ministero dei Trasporti. Ma che impatto avrà sull’invasione dei bus turistici che stiamo vivendo da ormai troppo tempo?” si chiede Masi.
“L’abbiamo domandato oggi all’assessore Giorgio, perché sappiamo che l’Amministrazione sta adottando misure restrittive nei confronti dei pulmann – pensiamo al presidio dei vigili sul Lungarno Pecori Giraldi - ma lo stesso comandante della polizia municipale Passaretti ha dichiarato pochi giorni fa che i vigili non possono essere ovunque”.
“E dunque, ci sarà e come agirà lo Scudo Verde nei confronti dei bus turistici? E poi, quali misure verranno adottate in materia di controllo e potenziamento delle sanzioni nei confronti dei torpedoni?”.
“L’assessore ha precisato che lo Scudo verde consentirà di controllare il regolare pagamento del ticket d’ingresso dei bus, ma l’Amministrazione intende adottare anche un ulteriore strumento, ossia l’istallazione di unità di bordo per i bus che svolgono il servizio di trasferimento nella ZTL Bus, per verificare la coerenza del servizio svolto con il titolo che hanno acquistato”.
“Intendiamo però precisare che è fondamentale che il Comune abbia contezza certa del numero dei bus che arrivano ogni giorno in città, perché senza questo dato – di cui l’Amministrazione oggi non ha riscontro – non possiamo sapere quanti sono i mezzi che sono regolari e quanti invece quelli che accedono senza pagare”.
“Anche per questo motivo chiediamo una revisione del Disciplinare della ZTL Bus, in uso alla S.a.S. Servizi alla Strada SpA, affinché il Comune lo trasformi in Regolamento e possa quindi intervenire direttamente in tema di controlli e sanzioni, fornendo così alla Polizia Municipale uno strumento concreto da poter utilizzare fin da subito” conclude Masi. (s.spa.)