“La Fondazione è un pozzo senza fondo, ci sono responsabilità di mala gestione, Pereira che ha percepito anche quest’anno 240.000 euro si dimetta per rispetto del dolore dei cittadini”
“Esiste in questa città – dichiara il Consigliere della Lega e Vicepresidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – almeno un’attività che nonostante la drammatica situazione socio economica e nonostante il lockdown non ha avuto nessuna difficoltà economica”.
“Dal bilancio preventivo del 2020 (assestamento covid-19) – continua Cocollini – emerge un quadro vergognoso: il Maggio Musicale Fiorentino ha potuto beneficiare anche quest’anno di 26.042.000 di euro di contributi pubblici. Il solo contributo del Comune di Firenze e della Città Metropolitana (4.500.000 euro ed 1.700.000 euro) vale quasi quanto le risorse proprie destinate dal Comune di Firenze per il taglio della Cosap e del Cimp a tutte le attività commerciali della Città (7 milioni – delibera dell’8 settembre 2020)”.
“E’ inquietante rilevare – prosegue Cocollini – che a fronte di una programmazione artistica sospesa ed il personale in cassa integrazione per 26.396,50 ore a causa della pandemia i costi di gestione siano rimasti inalterati, 31.795.184 euro nel 2019 e 31.110.000 nel 2020. I costi per i servizi sono addirittura aumentati da 4.913.843 euro del 2019 a 5.356.000 euro del 2020”.
“Non è affatto diminuito – conclude Cocollini – nemmeno lo stipendio del Sovrintendente Pereira che percepirà anche nel 2020 un compenso di 240.000 euro oltre che rimborsi spese per oltre 3.000 euro al mese. La conclamata mala gestione della Fondazione non è accettabile, si intervenga subito per rispetto dei Fiorentini rimuovendo il Sovrintendente ed avviando una stagione di contenimento vero dei costi”.
“Di fronte al dolore dei cittadini e di fronte ad un’economia al collasso – dichiara il Consigliere della Lega e Presidente della Commissione di Controllo Antonio Montelatici – alcune Partecipate ed Enti stanno provvedendo ad operare un contenimento dei costi garantendo al contempo servizi ai cittadini. In alcuni casi – continua Montelatici – alcune partecipate hanno provveduto anche a distribuire dividendi fondamentali per il rispetto degli equilibri dei conti del Comune. Non è accettabile invece che la Fondazione Teatro del Maggio gestisca in maniera così sciagurata le risorse dei cittadini. Provvederò quanto prima – conclude Montelatici – a convocare nuovamente il Sovrintendente in Commissione di Controllo e ad avviare un percorso di approfondimento su ogni singola voce di spesa della Fondazione”.
“Dall’inizio del suo secondo mandato – dichiara il Capogruppo della Lega Federico Bussolin – l’amministrazione Nardella ha inanellato un fallimento dopo l’altro sul Maggio Musicale. Prima la brutta figura con Chiarot e Luisi per dare una scrivania all’amico di Renzi, Nastasi, mettendo in luce una politica delle poltrone scellerata. Adesso la prova della mancanza di un progetto valido per il rilancio e la sostenibilità del Maggio stesso, con gli evidenti fallimenti narrati dal bilancio. Non solo – conclude Bussolin – occorre che Nardella dia più di una spiegazione, ma serve che ci sia anche un progetto gestionale alternativo e rispettoso dei cittadini e della storia del nostro Maggio”. (s.spa.)