Sul tema dell’auditorium Flog che tanta preoccupazione ha destato in questi giorni ai nostri cittadini, ai musicisti, ai giovani e meno giovani della città, è intervenuto in consiglio comunale il consigliere delegato alla valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli.
“Sono felice davvero che il sindaco, in prima persona, si sia già interessato alla questione Flog. Questo fa capire quanto sia importante, anche per l’Amministrazione, stare vicino ad uno spazio storico culturale di Firenze come la Flog.
Da anni – ha ricordato il consigliere delegato alla valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – l’Auditorium è un punto di riferimento nazionale per la musica e per le espressioni più varie della musica è Uno spazio che ha dato tanto a tutta Firenze, dove sono passati i grandissimi della musica nazionale e internazionale.
Ma Per il secondo anno consecutivo L’Auditorium non effettuerà la propria programmazione e questa è una mancanza enorme per tutta la città, per i lavoratori della struttura e per tutti quei musicisti che lí trovavano un luogo di lavoro e promozione della propria arte.
La flog va ricordato che non è soltanto una sala concerti è uno degli spazi di aggregazione e promozione culturale tra i più importanti che abbiamo in città,
E questo è un valore davvero inestimabile.
La situazione della Flog diventa oggi anche una testimonianza vera e concreta di quanto oggi tutto il comparto della musica dal vivo si trovi in forte sofferenza. Questo lo abbiamo detto e ridetto più volte anche in questa sede.
Spero con tutto me stesso – ha aggiunto il consigliere delegato alla valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – che si possa trovare una strada con cui anche l’Amministrazione possa, in qualche maniera, intervenire per sostenere e difendere questo spazio come fosse un monumento della città, uno dei bellissimi monumenti della città perché di questo si tratta, di un tempio, il tempio della musica.
Difendere l’auditorium vuol dire difendere un patrimonio di tutta la città E una città come Firenze, che nei decenni ha scritto pagine importanti della Musica nazionale, non può permettersi – ha concluso Mirco Rufilli – di perderlo. (s.spa.)