“Wolfango Poggi è un nostro concittadino che negli ultimi anni ci ha abituato alle imprese miste sport/solidarietà.
Infatti – ricorda il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – è partito con la sua bici il 14 maggio scorso dal Piazzale Michelangelo, salutato alla Partenza dall’Assessore Cosimo Guccione e dal consigliere regionale Andrea Vannucci, alla volta di Belgrado coniugando sport e solidarietà.
I suoi progetti sono sempre un legante tra sport e solidarietà e anche questa volta ci ha stupito percorrendo i 1200 km che dividono Firenze da Belgrado con la sua bicicletta da corsa in 8 giorni, arrivando al traguardo sabato pomeriggio.
Voglio ricordare che Wolfango non è un professionista, il suo lavoro è altro, ed è anche questo è il valore aggiunto della sua impresa.
Così l’obbiettivo sportivo è stato raggiunto, ma anche quello della solidarietà.
L’obbiettivo era quello di raccogliere fondi per la realizzazione di due asili per i bambini in difficoltà della Serbia attraverso la Fondazione del famoso campione di tennis Novak Djokovic.
Infatti Wolfango ha incontrato i bambini di Vaiska, uno dei paesi in cui verrà costruito proprio uno degli asili anche grazie al contributo del progetto di Biking with the Wolf che ha raccolto alla fine oltre 10.000 euro.
Il viaggio è stato sostenuto anche con i patrocini dei comuni di Bologna e Venezia oltre a quello di Firenze, ed ha toccato Trieste, Lubiana, Novisad e infine Belgrado.
Mi piace portare a conoscenza il Consiglio comunale di questo progetto perché è simbolo di come molti nostri concittadini, nella normalità delle cose, nella quotidianità, si impegnano a realizzare cose incredibili e importanti non solo per la nostra città ma anche per città distanti migliaia di chilometri, perché Firenze è questo, una città che sforna cittadini che con passione si sfidano per gli altri.
Allora voglio ringraziare Wolf – conclude il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – che ci hai ricordato con questa sua impresa, che calca il classico spirito fiorentino altruistico della nostra città, che tutti noi possiamo, con passione e coraggio, sfidarci per gli altri e realizzare cose apparentemente irrealizzabili”. (s.spa.)