"Con un atto in Consiglio Comunale chiederò che come consiglieri comunali, ci si impegni in un gesto di civiltà devolvendo, sull'esempio di altri enti locali, il gettone di presenza per la realizzazione ed il mantenimento del murales dedicato ad Alfredino Rampi". Lo dichiara Antonio Montelatici, presidente della commissione controllo.
Il bambino morì tragicamente a seguito della caduta in un pozzo artesiano non protetto ed abusivo.
"Una vicenda che mi ha visto soffrire in prima persona - afferma Montelatici - e che mi ha tenuto incollato per giorni alla televisione, nella speranza di vedere salvare il bambino, e che dimostrò l'inadeguatezza dei mezzi del tempo.
Quella tragedia diede un grosso impulso alla nascita della protezione civile del nostro Paese, che oggi è un vanto dell'Italia per efficienza e capacità operativa.
Per me che da anni sono attivo nel volontariato, è fondamentale agire per conservare la memoria, soprattutto a seguito della vile profanazione con svastiche e parole offensive. Un gesto inumano ed incivile al quale le istituzioni devono rispondere dando un segnale di solidarietà.
Anche perché la memoria di Alfredino Rampi è una memoria legata all'importanza del rispetto delle norme per la sicurezza e continua a dare impulso al grande lavoro di tutti quei volontari che si adoperano in favore della protezione civile". (fdr)