“Tra i tanti obiettivi portati avanti dalla amministrazione anche la salute ha trovato notevole spazio. E proprio in questa visione, e grazie alla grande sensibilità del sindaco Nardella, è nato il progetto “Nel cuore della città”.
Progetto – sottolinea il consigliere speciale del sindaco per la promozione di stili di vita corretti ed educazione alla salute Nicola Armentano – che vuole fare di Firenze una città modello per la cardioprotezione. E leggere sui social media notizie distorte nei contenuti, meritava una puntualizzazione. Ci accusano di non accettare defibrillatori donati. Affermazione non conforme alla realtà e quindi meritevole di un chiarimento che, nello stesso tempo, mi permette di raccontare ancora una volta la nostra idea, e quanto stiamo portando avanti.
Se poi questo vuol dire non essere impegnati o poco attenti al tema, come qualcuno scrive, rispetto a chi invece vuole farsi solo pubblicità, lo lascio giudicare agli altri.
Insieme al Sindaco e alla Giunta – prosegue il consigliere speciale del sindaco per la promozione di stili di vita corretti ed educazione alla salute Nicola Armentano – siamo attivamente impegnati sul tema, al contrario di quanto leggo sui social. L’amministrazione comunale ha fortemente creduto in un modello di sicurezza sui defibrillatori che oggi rende Firenze una città modello sulla cardioprotezione.
Il nostro progetto consta di azioni e atti concreti per rendere ancora più efficace la cardio protezione diffusa. Un percorso, fatto anche di provvedimenti amministrativi che impongono i defibrillatori e corsi di formazione nelle nuove attività produttive superiori a 300 mq. Provvedimenti di cui Firenze dev’essere orgogliosa. Un percorso che sta suscitando sempre più interesse nei confronti della cittadinanza e lo dimostra la richiesta sempre maggiore di adesione ai corsi per formatori laici (spesso i primi ad intervenire e attivare precocemente i soccorsi) che insieme alla grande professionalità dei medici e degli operatori sanitari delle strutture ospedaliere riescono a salvare sempre di più vite umane dopo un arresto cardiaco (evito di elencare le numerose situazioni risolte positivamente).
Il sistema che stiamo cercando di ottimizzare e rendere migliore, prevede una maggiore diffusione di defibrillatori armonizzati nel contesto urbano, oltre a sensibilizzare la popolazione in particolari i giovani nelle scuole e la cultura del soccorso in qualsiasi luogo di aggregazione della città.
A dimostrazione della bontà del progetto, a sostegno della collettività che va oltre ogni appartenenza politica, la rivista dell'Ordine dei Medici “Toscana Medica” ha voluto onorarci di un redazionale dettagliato che racconta il nostro progetto, l’impegno e la lungimiranza del nostro pensiero.
In definitiva il nostro progetto prevede la diffusione dei defibrillatori a seconda del bisogno dei territori, per cercare di diffonderli equamente in tutta la città, seguendo un percorso preciso e regolamentato tenendo conto di priorità: centri commerciali naturali, piazze, luoghi pubblici di accesso, parchi. Luoghi insomma molto partecipati.
Inutile aggiungere che l’amministrazione accetterà come sempre con entusiasmo ogni donazione al di là di simboli e ideologie, perché la salute del cittadino non ha limiti e confini di colori politici. Anzi – conclude il consigliere speciale del sindaco per la promozione di stili di vita corretti ed educazione alla salute Nicola Armentano – colgo l'occasione per ringraziare i tanti che hanno fatto dono e che si stanno avvicinando a farlo. Augurandomi che il buon esempio venga seguito da altri cittadini il nostro impegno sarà quello d’incrementare il numero già elevato di defibrillatori presenti sul territorio, tenendo conto dell’interesse collettivo così come si prefigge il progetto nella sua complessità, perché la cardioprotezione, a Firenze, non è una faccenda privata ma un bene comune”.