“Le ordinanze vanno fatte bene altrimenti diventano boomerang. Nardella ha fatto una figura cacina. Vi ricordate la promessa di mettere in galera chi contrattava la prestazione sessuale per strada? Quanti agenti impegnati ogni notte per incastrare i clienti? Ecco da oggi le multe sono illegittime e il giudice per le indagini preliminari mette in dubbio persino che l'ordinanza potesse essere emanata dal sindaco”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca l'amministrazione comunale. E incalza: “Lungi da me difendere i clienti, né moralmente né per l'idea che hanno della donna. Ma non commettono alcun reato. La lotta va fatta per togliere di mano alla criminalità lo sfruttamento e arrestare chi le costringe, le violenta e le picchia. Massimo impegno per dare una via di fuga, sicura e protetta, dall'oppressione. Invece chi governa Firenze ha pensato solo a ordinanze spot che, al massimo, hanno fatto cambiare le strade della prostituzione”.
“Oggi avrei voluto sentire il sindaco Nardella – conclude Grassi – ammettere la sconfitta e rilanciare la lotta allo sfruttamento della prostituzione con una misura seria e che fosse rispettosa delle normative così da non rimanere inefficace come l'operazione spot che un anno e mezzo fa ha fatto”. (s.spa.)