‘Patto per San Lorenzo viva’, firmato dal sindaco e dal presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Padoin

Nardella: “Accordo per garantire una maggiore sicurezza del complesso e dell’area circostante. Una città più sicura è anche più libera”

Comune di Firenze, Città metropolitana e Opera Medicea Laurenziana insieme per la cura del complesso di San Lorenzo e dell’area circostante: questo in sintesi il contenuto dell’accordo ‘Patto per San Lorenzo viva’ firmato stamani dal sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella e dal presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Paolo Padoin. Alla sottoscrizione dell’intesa preliminare, che in una fase successiva sarà trasformata in un protocollo, hanno assistito il prefetto Laura Lega, l’assessore alla Polizia municipale Federico Gianassi e il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci.

“Abbiamo firmato un accordo che nasce da un’idea di Padoin, che prevede impegni precisi e concreti per il Comune, la Città metropolitana e l’Opera Medicea Laurenziana per garantire una maggiore sicurezza del complesso di San Lorenzo e dell’area circostante - ha spiegato il sindaco Nardella -. Per quanto ci riguarda, l’impegno riguarda un rafforzamento del presidio degli agenti della Polizia municipale, sia in divisa che in borghese; un’integrazione del sistema di illuminazione di tutti i vicoli e le stradine di questa parte del quartiere, poiché l’illuminazione è un forte deterrente in termini di sicurezza, e una valorizzazione culturale di tutta l’area che coinvolga sia Palazzo Medici Riccardi che le cappelle medicee”. “Noi partiamo sempre dal presupposto che una città più sicura è anche una città più libera - ha aggiunto Nardella - e che solo la combinazione tra cultura e valorizzazione, da un lato, ed educazione e regole, dall’altro, può essere efficace sul lungo periodo”.

“Incrementare la sicurezza per il complesso di San Lorenzo, ovvero della Basilica e delle Cappelle Medicee - ha detto il presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Padoin - è sempre stato il mio pallino, fin da quando ho assunto le redini dell’Opera. Vogliamo dare anche noi un segnale alla gente del quartiere, che chiede sicurezza e vogliamo collaborare con le Istituzioni su questo fronte”. “Un grazie particolare lo vorrei rivolgere alla Fondazione Cassa Risparmio di Firenze - ha aggiunto Padoin - che ha sposato il nostro progetto di videosorveglianza, sostenendolo con un importante finanziamento e inserendolo nella propri programmazione come progetto pilota per il 2018 e per gli anni successivi”.

Per quanto riguarda il Comune, l’intesa prevede che organizzi il controllo del territorio con agenti di Polizia municipale in divisa tramite un presidio con sede presso il Mercato di San Lorenzo; garantisca una continua attività di contrasto all’attività dei venditori abusivi; mantenga la sorveglianza in remoto nell’arco delle ventiquattro ore tramite la rete di videosorveglianza dell’amministrazione comunale sia in piazza San Lorenzo che nelle strade limitrofe; incrementi l’illuminazione delle piccole strade circostanti all’area storica e organizzi periodicamente appositi controlli nei confronti degli esercizi pubblici, delle attività commerciali o recettive che hanno sede in zona, al fine di dare attuazione alle prescrizioni contenute nel regolamento Unesco.

L’Opera Medicea Laurenziana, invece, si impegna a realizzare il progetto d’installazione di telecamere di sicurezza e di scanner all’ingresso degli ambienti interni e esterni del complesso, non appena avuta l’approvazione della Soprintendenza. Tale sistema completerà la copertura già garantita dalle telecamere in funzione nella stessa area, poste all’esterno del perimetro delle Cappelle medicee e in piazza San Lorenzo. Per tale progetto è stato già deliberato un consistente finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. In attesa della realizzazione del progetto, l’Opera ha già provveduto a effettuare sorveglianza agli ingressi della Basilica e dei locali interni, concludendo un contratto apposito, nei periodi di maggiore affluenza dei turisti e dei visitatori, con società di vigilanza privata, che ha affiancato con servizio di scanner i dipendenti della cooperativa che effettua servizio di accoglienza per l’Opera. In tale periodo la sorveglianza è stata estesa anche al perimetro della Basilica, anticipando in pratica quanto verrà realizzato col progettato sistema di sorveglianza. Da settembre sarà attivata poi, in collaborazione con la Città metropolitana, una sinergia fra le istituzioni mediceo – lauranziane e Palazzo Medici Riccardi, con collegamenti e iniziative comuni che valorizzino il Palazzo e la Chiesa dei Medici. Sarà, inoltre, rafforzata la collaborazione, attivata da tempo dal presidente dell’Opera, con le altre principali ‘sorelle’ fiorentine, l’Opera del Duomo e l’Opera di Santa Croce, per realizzare progressi comuni nell'attività di tutela della sicurezza. (fp)

 

 

 

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