“Dispiace leggere il commento della ventitreenne americana Datskovska sul suo soggiorno a Firenze.
E, certo, dispiace ancor di più se qualcuno è stato offensivo nei suoi confronti. Ma la nostra città – spiega il consigliere speciale del sindaco per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – non è questo, ci teniamo a dirlo. È una città viva, vissuta, fatta di sfumature. Non so se la studentessa si si aspettava una città cartolina, ferma, immobile, un museo a cielo aperto senza fiorentini, ma per fortuna i fiorentini esistono, coi loro pregi e difetti, con le loro tradizioni e la loro vena.
Di certo la sua esperienza personale non può essere il racconto di una città che ogni giorno si sveglia e accoglie milioni di persone tra cui oltre 15.000 studenti americani distribuiti in quasi 40 università.
Se qualcuno è stato offensivo nei suoi riguardi dispiace molto, ma difendo con orgoglio la mia città e i fiorentini – aggiunge Mirco Rufilli – e credo che potrebbero testimoniarlo anche migliaia di coetanei della studentessa.
Aggiungo che se si aspettava una città ferma e cristallizzata come su un libro, siamo felici di averla smentita con tutta la nostra vitalità e sincerità che ancora contraddistingue la nostra bella Firenze. Se mai dovesse tornare – conclude Mirco Rufilli – spero possa capitare in una bottega di un nostro sapiente artigiano, che possa assaporare un piatto tipico in uno dei nostri mercati storici o godersi un bel tramonto dal piazzale Michelangelo. La aspettiamo ancora a braccia aperte e, da fiorentini, siamo pronti ad accoglierla”. (s.spa.)