"Il Partito Democratico non ha elementi per giustificare la proroga e nega il confronto"
"Il Partito Democratico impedisce la discussione sulla proroga a Publiacqua in Consiglio Comunale, probabilmente perché non ha elementi per giustificarla, visto che ho messo nero su bianco i numerosi aspetti che evidenziano una gestione deficitaria, qualche esempio: la qualità dell'acqua depurata ed erogata, le numerose sanzioni accumulate in seguito ai controlli di Arpat o quelle inerenti altri parametri nel rapporto con l'utenza. Perdite da capogiro e ben 167 milioni di investimenti programmati e non realizzati in 10 anni". Lo dichiara la consigliera aderente a Potere al Popolo Miriam Amato.
"Non ci stupiamo dell'arroganza e assenza di democrazia per la scelta del capigruppo del PD in Consiglio Comunale che ha negato la sua firma, che unita a quella di tutti gli altri capigruppo, che ne avevano già approvato la discussione, avrebbe consentito di affrontare la questione in aula, con la mia mozione sulla proroga della concessione a Pubbliacqua dal 2021 fino al 2024", afferma ancora Amato.
"Domani la proroga è all'ordine dei lavori dell'Assemblea dell'Autorità Idrica Toscana, ma alcuni comuni si stanno già opponendo e alcuni Consigli Comunali, grazie ai propri Sindaci, si sono potuti esprimere nel merito - continua la consigliera di opposizione - ed è una prassi consolidata in Consiglio che un atto, sottoscritto da tutti i capigruppo, possa avere una strada preferenziale ed essere discussa immediatamente in aula: su Publiacqua non si può neppure discutere in Consiglio, secondo il gruppo del PD. Viene così giù la maschera sulla falsa ripubblicizzazione, che consentirà di continuare a lucrare sull'acqua e l'indifferenza ai numerosi elementi che denotano una gestione deficitaria, di cui si rendono complici agli occhi degli utenti".
"Con la proroga a Publiacqua si tradisce il Referendum del 2011 sull'Acqua Pubblica: il mio pieno sostegno al Forum Toscano dei movimenti per l'acqua che sarà presente domani all'assemblea di AIT" conclude Miriam Amato. (fdr)