Pubbliche affissioni, l’Amministrazione a Draghi: “Spazi riservati a fini filantropici e culturali”

In merito alle dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, l’Amministrazione Comunale fa presente che il Regolamento sulle esposizioni pubblicitarie disciplina - al capo VII - il servizio delle pubbliche affissioni (ovvero le affissioni di manifesti all’interno di spazi di proprietà del Comune). In base al regolamento, il Comune garantisce l’affissione da parte degli interessati di manifesti contenenti comunicazioni aventi finalità istituzionale, sociale, culturale, sportiva, filantropica, mettendo a disposizione un congruo numero di impianti a tal fine destinati. Evidentemente il manifesto in oggetto, con chiara finalità politica, ha finalità diverse da quelle previste dalla normativa e non può quindi avvenire attraverso il servizio degli spazi destinati alle pubbliche affissioni. Al momento che il consigliere ha mandato agli uffici la bozza del manifesto gli è stata comunicata l’impossibilità di utilizzare questo servizio (come è avvenuto in passato anche per altri casi analoghi) ed è stato disposto il rimborso di quanto pagato.

L’Amministrazione Comunale fa altresì presente che non c’è stato nessun distinguo da parte di nessun assessore e che questa disposizione esiste da molti anni.

Inoltre, come è ben chiarito nel regolamento approvato l'ultima volta nel 2021, che sono stati solo accorpati i regolamenti legati al pagamento del suolo pubblico e del canone delle pubbliche affissioni per rispondere ad una disposizione di legge nazionale, come il capogruppo Draghi sa bene perché è stato approvato dal Consiglio Comunale.

 

(sp)

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