Il consigliere comunale Mario Razzanelli torna a battere sul tasto della tramvia. Oltre ai problemi sollevati circa le grandi criticità legate al traffico, aumentato paradossalmente in alcune zone di Firenze dopo la sua introduzione, adesso ci sarebbe anche un altro elemento : “Trovo – dice Razzanelli – che stia emergendo un grande conflitto di interessi. Non è corretto che a commissionare e a pagare le procedure della VIA (valutazione di impatto ambientale) inerenti la tramvia sia proprio il soggetto costruttore. E’ vero che c’è una legge nata per la semplificazione, ma da un punto di vista etico emerge nettamente un conflitto di interesse. Per questo e anche altri motivi siamo a chiedere che si fermino i nuovi lavori per la linea 3.2.” Razzanelli insiste anche sulle lamentele dei cittadini : “Non passa giorno in cui io non raccolga proteste più o meno vibranti da parte delle persone interessate dal tracciato tranviario. Non è possibile immaginare di sventrare i viali, creare un nuovo ponte e di conseguenza creare enormi disagi ai residenti e agli operatori delle zone specifiche, quando il segnale che arriva da molte città europee e non solo, è quello di raccogliere la sfida di una mobilità su gomma ed ecosostenibile. Grazie all’utilizzo di mezzi con misure più ridotte, elettrici e indicati per percorrere corsie preferenziali studiate secondo le istanze più moderne”. (fdr)