Approvata oggi in consiglio comunale con 22 voti a favore (Mdp-Fras-Pd) e 4 contrari (FI-FdI) la mozione che obbliga a esporre pubblicamente la sottoscrizione “antifascista” ai banchini o altri luoghi comunali che vengano concessi sotto richiesta di associazioni, partiti o altro.
"Tutto nasce dalla vicenda avvenuta qualche tempo fa a Firenze dove, a seguito di una modifica dello statuto comunale che ha inserito al suo interno l’attuazione dei principi costituzionali contrastando l’ideologia nazi-fascista, è stata richiesta la sottoscrizione dei valori antifascisti per poter avere un’autorizzazione per un banchino – dichiara il primo firmatario della mozione Alessio Rossi insieme agli altri firmatari Collesei (Art.1-Mdp), Grassi e Verdi (Fras), Paolieri e Albanese (PD) –. Casapound sottoscrisse una certificazione in cui si riconosceva nei valori e ottenne l’autorizzazione, creando polemiche.
Noi oggi abbiamo richiesto e approvato una modifica alla modulistica per inserire l’obbligo di pubblica esposizione della sottoscrizione antifascista ai banchini o agli altri luoghi che il comune concederà per iniziative.
Questo perché crediamo sia giusto riconoscersi nei valori antifascisti per poter avere possibilità di ottenere autorizzazione ed evidenziare le contraddizioni di chi sottoscrive una cosa e poi ne professa un’altra. Il fascismo non è un’opinione, ma un crimine ed giusto ribadirlo con qualsiasi strumento”. (fdr)
Segue il testo della mozione
Mozione N. 2018/02205
IL CONSIGLIO COMUNALE
Tenuto conto che nello Statuto del Comune di Firenze all'art. 5 bis si legge che “il Comune opera […] contrastando l'ideologia nazi-fascista, in quanto contraria alla Repubblica e alla Costituzione nate dalla Resistenza e antitetica agli ideali della Città di Firenze, che l'ha concretamente combattuta”.
Visto il co 1 bis. all’art.6 (Diritti di cittadinanza dello Statuto): “Il Comune opera, attraverso l’azione amministrativa, nell’ambito della propria autonomia e delle funzioni delegate o attribuite dallo Stato, per facilitare la concreta attuazione dei principi costituzionali e il loro rispetto, anche contrastando la propaganda di immagini e/o comportamenti dai contenuti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti”
Ricordato che il comma 1 bis dell'art. 6 aggiunge che “il Comune opera […] per facilitare la concreta attuazione dei principi costituzionali e il loro rispetto, anche contrastando la propaganda di immagini e/o comportamenti dai contenuti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti”. Ricordato l’Ordine del Giorno n. 2017/02382 - Ordine del Giorno collegato alla delibera "modifiche allo Statuto, collegato a deliberazione 474-2017" e approvato dal Consiglio Comunale; Ritenuto opportuno mettere a conoscenza la cittadinanza di questa preziosa modifica che comporterà una revisione dei Regolamenti comunali;
Considerato necessario pubblicizzare le dichiarazioni che si rifanno allo spirito dello Statuto nella certificazione sottoscritta di riconoscimento nei valori antifascisti e della Resistenza;
Ricordato che la nostra Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio del 1948, raccoglie l’eredità dei principi su cui si è fondata la Resistenza e rigetta l’ideologia del Ventennio fascista, quando nella XII disposizione transitoria e finale dispone: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
Impegna l’Amministrazione comunale
A modificare la modulistica inserendo la dichirazione di adesione ai principi dello Statuto di Firenze, la Costituzione e la Resistenza come allegato alla domanda di concessione comunale, così come avviene per i moduli sulla emissioni acustiche: A far sì che venga imposto l’obblico di esposizione pubblica presso ogni banchino o altro luogo della dichiarazione sottoscritta dal richiedente in modo che sia visibile ed in formato idoneo a consentirne la buona lettura; Ad inserire nel Regolamento comunale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubblici COSAP le modifiche necessarie affinchè la violazione dell’obblico espositivo di cui al punto 2 sia adeguatamente sanzionato.