Questo l'intervento del capogruppo di Articolo 1-MDP Alessio Rossi nel Consiglio comunale di oggi sulla mozione che chiedeva il patrocinio del Comune di Firenze al Toscana Pride. Mozione bocciata dalla maggioranza con 17 voti contrari.
"Sul fronte dei diritti civili abbiamo fatto passi in avanti rispetto a qualche anno fa, ma ancora molto c’è da fare.
Gli episodi di omotransfobia sono all’ordine del giorno aggressioni sempre più numerose e di parallelo aumentano i tentati suicidi per quegli adolescenti che cercano di essere loro stessi ma prigionieri di una società che li emargina.
Voglio analizzare le affermazioni, che sono poi le stesse degli anni scorsi, riguardo al diniego della commissione sull’autorizzazione al patrocinio al Toscana Pride.
In primo luogo si è detto che non si tratta di una manifestazione istituzionale per cui non è opportuno partecipare come Comune di Firenze.
Faccio quindi sommessamente osservare come ogni anno tantissimi comuni, ad oggi più di 20 a guida PD, hanno patrocinato e concederanno il patrocinio al Toscana Pride, Regione Toscana inclusa.
La seconda motivazione per cui la maggioranza ha ritenuto concedere il patrocinio e il gonfalone perché è stata definita una manifestazione divisiva.
Stesse parole utilizzate dal governatore lombardo Fontana, quello che parlava di razza bianca (IDENTICHE PAROLE).
Su questa affermazione posso convenire: ebbene sì è una manifestazione divisiva perché divide fra i sostenitori del progresso civile e della cultura dei diritti da chi invece si ostina a difendere stereotipi e visioni e retrograde di cosa debba essere l’amore o una famiglia. Divide fra oppressori e chi non vuole più essere oppresso.
Chiudere le porte al Pride significa chiuderle alle ragazze e ai ragazzi che ogni giorno vivono discriminazioni che possono portare al suicidio. Chiudere le porte al Pride sarebbe come avallare le pericolose e inaccettabili parole del ministro Fontana che ha sostenuto l’inesistenza delle famiglie omosessuali".
"Oggi in Consiglio comunale, il PD ha bocciato per l'ennesima volta il patrocinio al Pride, con le eccezioni del consigliere Guccione che ha votato a favore, di Bieber che si è astenuto e di altri e altre che hanno scelto di lasciare l'aula al momento del voto. Noi non ci fermeremo: se il Comune non va al Pride, saremo noi a portare il Pride a Palazzo Vecchio" hanno concluso Rossi e Collesei. (fdr)