Scontri liceo Michelangelo, Funaro: “L’uso della violenza è sempre da condannare. Di fronte a una scuola è ancora più intollerabile”

L’assessore ha fatto una comunicazione in Consiglio comunale

Sull'aggressione avvenuta sabato scorso davanti al liceo Michelangelo l’assessore all’Educazione Sara Funaro è intervenuta in Consiglio comunale con una comunicazione. Di seguito il testo dell’intervento:

 

“Sabato mattina eravamo insieme all’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione a una iniziativa quando sono iniziati ad arrivare sui nostri telefoni messaggi e video di una brutale aggressione di fronte al liceo Michelangelo. Siamo entrati immediatamente in contatto con la Questura, subito contattata dal sindaco Dario Nardella, con la dirigenza della scuola e con il rappresentante di istituto. Purtroppo, il video rappresentava un fatto realmente accaduto la mattina stessa, all’apertura della scuola.

Immediatamente ci siamo recati alla scuola per portare la nostra solidarietà e vicinanza ai ragazzi. Il pomeriggio ci siamo incontrati con il sindaco, i presidenti del Consiglio comunale Luca Milani e del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, con una rappresentanza di studenti per ascoltarli, confrontarci e per comunicare loro che avevamo chiesto con forza che venisse fatta immediatamente chiarezza perché quello che è successo era gravissimo e ancor più grave che avvenisse di fronte a una scuola.

Dalle prime indagini che sono ancora in corso da parte della Questura, sono stati individuati sei, tra maggiorenni e minorenni, esponenti di Azione studentesca non appartenenti alla scuola, che stavano volantinando e da lì ognuno di noi ha potuto vedere con i propri occhi quello che è accaduto, le immagini circolate finora parlano da sole.

Come ha fatto il presidente Milani, ci tengo anche io a sottolineare l’intervento dell’insegnante, che immediatamente si è inserita per fermare quanto stava accadendo e vorrei ringraziarla pubblicamente. Penso che ognuno di noi debba ringraziarla pubblicamente perché ha fatto quello che ogni cittadino, con un senso di etica, morale e civiltà, dovrebbe fare, senza pensarci un secondo.

L’uso della violenza non è mai accettabile ed è da condannare senza se e senza ma. L’uso della violenza di fronte a una scuola è ancora più intollerabile. La scuola è luogo di democrazia, la scuola è il luogo del confronto costruttivo e del dialogo. Esercitare violenza di fronte a una scuola è inaccettabile, è una ferita, per il mondo della scuola e per la nostra città, che va risanata immediatamente e tutti i livelli istituzionali devono proteggere questi luoghi. Tutte le Istituzioni, non solo devono proteggere, ma devono essere ad esempio per i nostri ragazzi, facendo capire in modo chiaro e netto che non si può manifestare così il proprio pensiero. Ci tengo a sottolineare che il sindaco ha fatto bene a prendere certe posizioni e a condannare senza se e senza ma quanto accaduto.

Questo attacco squadrista è ancora più grave perché esercitato da un movimento studentesco politico. Ricordo, tra l’altro, che a Firenze la sede di Azione studentesca è insieme a quella di Fratelli d’Italia, la cui presidente del Consiglio Giorgia Meloni e tutti i rappresentanti locali del partito dovrebbero prendere posizione netta per quanto accaduto. Qui dalla sede del Consiglio comunale, dobbiamo chiedere in maniera totalmente unanime una condanna per quanto accaduto. Questo penso sia un nostro dovere istituzionale, perché rappresentiamo le Istituzioni.

Tengo a fare capire anche che ci sono modi diversi di esercitare il proprio pensiero e ne abbiamo dimostrazione sui nostri territori, ci sono modalità diverse con cui i ragazzi si esprimono ed esercitano il loro diritto di far valere le proprie idee politiche, ma lo fanno in maniera civile e democratica come deve essere fatto.

Da settimane alcuni di noi, soprattutto i rappresentanti del Pd, siamo impegnati nella campagna elettorale delle primarie e vediamo tanti ragazzi a volantinare e a portare avanti le proprie idee, a dialogare con i cittadini sempre con grande rispetto e in maniera costruttivo. Non abbiamo mai visto nessun episodio di violenza, né verbale né fisica. La politica deve essere questo: deve essere, confronto, dialogo, relazione, non violenza verbale e fisica, non prepotenza e aggressività.

La senatrice Liliana Segre più volte ha sottolineato quanto l’indifferenza porti alla violenza, quanto l’indifferenza sia complice della violenza, per questo, come rappresentanti istituzionali, abbiamo il dovere non solo di condannare fermamente questi atti, ma di prendere una posizione netta. Perché se i rappresentanti delle Istituzioni e dei partiti politici stanno in silenzio dimostrano indifferenza e di conseguenza è come avallare la violenza e questo non può essere assolutamente accettato. È responsabilità della politica la tenuta democratica del Paese e se non prendiamo posizione di fronte a certi atti non stiamo assolvendo al nostro ruolo, stiamo facendo altro. Da Firenze, città antifascista, di ponti, di dialogo e di pace, non possiamo non chiederlo con forza, è un nostro dovere etico.

Tante forze politiche sono intervenute prendendo posizioni immediate, e dobbiamo ringraziarle come città, mentre da alcune forze politiche, in particolar modo quelle governative, è stata presa a mio parere una posizione parziale, tardiva e flebile. Non prendere posizioni e non condannare fermamente significa legittimare certi atti. Mi sarei aspettata dagli esponenti dell’opposizione cittadina una presa di posizione altrettanto rapida di quando intervengono sugli episodi delle baby gang, che sono sicuramente molto preoccupanti e sui quali ci sono la nostra massima attenzione e il nostro massimo impegno per provare a risolverli e capire come poter intervenire giorno per giorno. Ma in questo caso non c’è stata la stessa celerità nell’intervenire.

Rimango altrettanto sorpresa a sentire dichiarazioni di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia che sostengono di non avere certe modalità nel loro modo di fare politica, quando purtroppo abbiamo degli esempi in città che ricordano esattamente il contrario: andare con le scope fuori da un centro di accoglienza per rifugiati, invitandoli a scendere e ad andare a pulire la città, non è forse un atto aggressivo? A fare così si pensa di dare il buon esempio? Penso di no e penso che ognuno di noi abbia il dovere di dare il buon esempio.

Se come riportano i quotidiani ci sono precedenti analoghi in altri istituti fiorentini bisogna non solo vigilare e supportare le forze dell’ordine, ma prendere posizioni nette anche in quei casi. Al Michelangelo è sfociata in violenza fisica, da altre parti non siamo arrivati a questo, ma penso che anche dove non si arriva alla violenza fisica bisogna condannare senza se e senza ma.

Noi continueremo a confrontarci e a sostenere i ragazzi perché le Istituzioni hanno il dovere etico e morale di fare questo e invitiamo tutti a confrontarsi nei luoghi istituzionali e nelle assemblee, che siamo disponibili a fare. Non accetteremo mai che si possa tornare alla stagione delle violenze politiche, dello scontro e degli agguati per strada. Purtroppo, nel nostro Paese in passato li abbiamo visti e questo oggi non è assolutamente accettabile.

Ci aspettiamo una presa di posizione da tutti quelli che rappresentano le Istituzioni nel nostro Paese, da tutti e non solo dai livelli locali, perché ignorare certi fatti è pericoloso e può prendere derive che purtroppo abbiamo già visto nel passato.

Concludo ritornando sulla scuola che è al centro di questo episodio: la maggioranza di governo che parla della scuola del merito faccia in modo di metterla in pratica perché qui si è visto tutto tranne che la scuola del merito. Va messa in pratica e dobbiamo dare degli esempi ai nostri ragazzi sennò cresceremo delle generazioni che apprendono i principi dell’aggressività e non della solidarietà”.

 

(fp)

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