“Dal 5 novembre previsti tagli sui viali. Inaccettabile la scelta di tagliare tutti gli alberi sui viali sia che la tramvia si faccia, oppure no”
Questa è la Comunicazione in Consiglio della consigliera Miriam Amato, di Potere al Popolo
“La situazione degli alberi di Firenze si sta facendo sempre più drammatica. Non solo viene preannunciato, ed è inaccettabile, che “Gli alberi sui viali con il tempo andranno tutti tagliati e sostituiti, che la tramvia si faccia, oppure no” (detta dal direttore Parenti alla recente assemblea sulla tramvia a Gavinana). Ma è già preannunciato il taglio di 64 piante nell'area ex Manifattura Tabacchi, per realizzare il piano di recupero in variante al Regolamento Urbanistico, anche se la modifica non è stata ancora adottata dal Consiglio comunale (ho richiesto le schede VTA per conoscere la stabilità e stato di salute di queste piante). Ma a guardare gli avvisi pubblici di abbattimenti – segnala Miriam Amato di potere al Popolo – si scopre che sono già annunciati, per novembre, numerosi altri tagli di alberi: 132 alberi più i 64 dell'ex Manifattura Tabacchi, per un totale di 196 alberi. Poi ci sono i tagli previsti dalla direzione Ambiente, 4 determine dirigenziali uscite in ottobre: altri 104 alberi già abbattuti di recente oppure prossimi al taglio, perché indicati in classe D: sono 30 nel Quartiere 1, 43 nel Quartiere 5 e 31 nel Quartiere 2. Infine ci sono i tagli già programmati dal prossimo 5 novembre, indicati con 2 provvedimenti di modifica della viabilità, e riguardano: Viale Mazzini, Viale Volta, Viale Malta, Via della Pastorella, Viale Verga, Viale dei Mille, Viale Fanti, Viale Don Minzoni, Via Comparetti e Via Calasso, Via Panciatichi, Via del Terzolle e Via Forlanini.
In sintesi – ha aggiunto Miriam Amato di potere al Popolo – fra ottobre e metà novembre vengono tagliati fra i 200 e i 300 alberi, in base agli atti disponibili finora. Alberi forse “propensi al cedimento”, perché classificati in D con le schede VTA, eseguite con incarichi a professionisti esterni. Alberi con le radici compromesse a causa di lavori stradali con asfaltature invasive. Alberi che con una migliore e continua manutenzione e potatura potevano probabilmente essere ancora in ottima salute. Alberi da abbattere in base a progetti urbanistici, come quelli dell'ex Manifattura Tabacchi. Alberi che dovevano essere più protetti in base al regolamento del patrimonio arboreo, approvato due anni fa, ancora senza il disciplinare attuativo. Alberi da abbattere che vengono resi pubblici con l'albo pretorio e altri no, con la procedura da rivedere (per questo presenterò una mozione). Ormai – conclude Miriam Amato – il Comune ha la sindrome dell'abbattimento facile e irrefrenabile. Diventa sempre più importante non solo il controllo da parte dei consiglieri comunali, ma anche la vigilanza attiva e la forte protesta dei cittadini contro questo continuo taglio di alberi”. (s.spa.)