“Il lockdown ha costretto la quasi totalità degli studenti delle Università per stranieri presenti in città ad andarsene ed adesso – ha spiegato il presidente della Commissione sviluppo economico Enrico Conti nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – è difficile ipotizzare quando questi ragazzi potranno tornare. Fino ad oggi le università hanno garantito la didattica on line ma non sappiamo cosa succederà col semestre che avrà inizio ad ottobre. Stiamo parlando di molte migliaia di studenti e di circa duemila insegnanti. Nel 2012 Irpet calcolava in circa 160 milioni di euro il giro d’affari annuo intorno alle università straniere in Toscana, numeri che sono cresciuti nell’ultimo decennio. Il timore – aggiunge il presidente Enrico Conti – è che una parte consistente di occupati, che non hanno contratti fissi, rischino di non poter avere un reddito e una prospettiva lavorativa certa. E’ importante porre attenzione su questo settore perché l’università per stranieri a Firenze, oltre ad essere un bacino di occupazione qualificata ha anche una funzione produttiva di pregio per il centro storico della città. Queste problematiche sono al centro dell’azione di questa amministrazione – ha concluso il presidente Enrico Conti – e anche all’attenzione della Commissione Sviluppo economico, perché parte di una strategia di rilancio delle funzioni produttive dell’area Unesco, di cui università per stranieri e il loro indotto sono una parte importante”. (s.spa.)