“Siamo indignati dalla partecipazione dell'assessora Funaro con delega alle pari opportunità”
“Indigna il sostegno del Comune di Firenze, con la partecipazione dell’Assessora Funaro con delega alle Pari Opportunità, al Convegno dell’Associazione Nonne e Nonni Penalizzati dalle separazioni Onlus “Alienazione parentale e nonni” che si è tenuto Sabato 9 marzo al Palagio di Parte Guelfa” dichiarano i consiglieri e le consigliere del Gruppo Firenze Riparte a Sinistra Tommaso Grassi, Donella Verdi, Adriana Alberici.
“La cosiddetta alienazione parentale, parte del Disegno di Legge Pillon, ora in discussione al Senato, non trova alcun fondamento scientifico ma è utilizzata dalle lobby dei padri separati e ora anche dalle Nonne e dai Nonni per fare dei figli e delle figlie oggetto di contesa e arma di ricatto nei confronti delle donne nei casi di violenza.
La petizione – ribadiscono Verdi, Alberici e Grassi di Firenze riparte a sinistra – lanciata dai Centri Antiviolenza, per il ritiro del Disegno di Legge Pillon ha raccolto già 153.000 adesioni e in tal senso si stanno mobilitando le associazioni delle donne.
La Convenzione di Istanbul, ratificata dallo Stato italiano, afferma che nella scelta in ordine alla custodia dei figli il giudice deve tener conto degli episodi di violenza accaduti in famiglia.
L’alienazione parentale, oltre a non avere alcun fondamento scientifico, espone le donne e i bambini e le bambine ancora di più alla violenza con il solo intento di impedire alle donne di separasi da un uomo violento senza tenere conto della salute e della sicurezza dei bambini e delle bambine.
Una cosa emerge su tutte, fantomatiche associazioni di nonne e nonni, padri separati si sentono penalizzati ma nessuno si preoccupa delle conseguenze che inevitabilmente ricadono sui figli e le figlie e sulle donne che, insieme a loro subiscono violenza e vogliono separarsi da un uomo violento.
Mentre sono in corso, nel Paese attacchi alle conquiste e alla libertà delle donne con proposte e norme che vorrebbero farci tornare al Medioevo – concludono Verdi, alberici e Grassi – riteniamo inaccettabile che il Comune di Firenze non senta il bisogno di prendere le distanze da queste iniziative e anzi partecipi e con i saluti istituzionali, di fatto le sostenga”. (s.spa.)