Individuate tre diverse categorie di appartenenza e maggiori vincoli per garantire la storicità degli esercizi. Interessate tutte le attività storiche presenti sul territorio del Comune di Firenze
Le attività commerciali storiche sono da considerarsi come un patrimonio culturale cittadino e pertanto come tali vanno tutelate, questo il principio di base del nuovo regolamento sulle “botteghe” storiche fiorentine. Il percorso che ha portato a questo nuovo e atteso regolamento parte da lontano, coinvolgendo l’Università di Architettura di Firenze che ha svolto un esame approfondito di quelle attività storiche già da tempo certificate, indagando vari ambiti come gli elementi artistici e architettonici legati all’immobile, all'insegna e agli arredi fissi e mobili; tipo di attività, quindi di lavorazione e servizi venduti; contesto urbano nel quale l’attività si inserisce. La permanenza delle attività storiche sarà tutelata, attraverso un divieto di trasformazione e impegnando il proprietario del fondo a mantenere i vincoli anche in caso di cessazione dell'attività. Le nuove norme introducono un divieto di trasformazione in relazione ad alcuni elementi che l’Amministrazione è interessata a tutelare e che saranno individuati per ciascun esercizio da un’apposita commissione tecnica. Inoltre, in caso di cessazione, il proprietario del fondo dovrà comunque impegnarsi a trovare un’attività che rispetti i vincoli imposti su quell’attività. Sia la richiesta di trasformazione, che quella di cancellazione dalla lista delle attività storiche dovranno passare dal vaglio del Consiglio comunale. Sulla base dell’analisi condotta dalla commissione tecnica, le attività commerciali saranno suddivise in tre categorie:
- Le eccellenze storiche (categoria A), che saranno sottoposte a vincolo perché dotate di caratteristiche di pregio che l’Amministrazione vuole tutelare;
- Le attività tradizionali (categoria B), che pur avendo più di 50 anni di anzianità, non saranno sottoposte ad alcun vincolo;
- Gli ambulanti storici (categoria C).
Per essere considerate storiche le attività in sede fissa dovranno essere in possesso di una serie di requisiti:
- Esercitare la stessa attività (in termini di tipologia di servizi o di genere merceologico) da almeno 50 anni in immobili siti nel Comune di Firenze, mantenendo inalterata (o comunque riconoscibile) l’originaria denominazione o insegna, a prescindere dall’eventuale passaggio di proprietà o affitto d’impresa;
- Esercitare, fin dalla costituzione dell’impresa, la propria attività nella stessa sede, o in una sede analoga per posizione o significato storico, sociale o ambientale;
- Svolgere attività di rilevante interesse per il mantenimento e il consolidamento delle tradizioni economiche, culturali, sociali e dell’immagine della città ai sensi delle convenzioni Unesco.
Per l’inserimento poi nella categoria delle ‘eccellenze storiche’ le attività dovranno presentare una o più delle 10 caratteristiche di pregio individuate dallo studio scientifico dell’Università di Firenze. Altra novità riguarda l'adesione alla lista delle attività storiche, che non avverrà più solo su base volontaria ma anche su iniziativa dell'Amministrazione.
Per modificare una parte dell’attività (vetrina, insegna), cambiare luogo o togliere il vincolo sul fondo, l’esercente/proprietario dovrà attivare una procedura di trasformazione o svincolo che sarà valutata dal Consiglio comunale.
Previste poi agevolazioni Imu e ad altre agevolazioni che potranno essere introdotte dai regolamenti comunali. Viene anche istituita la giornata dedicata alle attività storiche, che una volta l’anno saranno convocate nel salone dei Cinquecento per fare il punto e organizzare iniziative di valorizzazione.