Piano Operativo, approvata dal consiglio la delibera delle controdeduzioni alle osservazioni

L’assessora Biti: “Confermata la priorità al tema dell’abitare in una visione di città sempre più sostenibile e vivibile”

Un passaggio importante verso l’approvazione completa del Piano Operativo e l’avvio della sua efficacia, molto attesa in città. Oggi il consiglio comunale ha dato il via libera alla delibera di approvazione delle controdeduzioni presentate ad alcune osservazioni su un numero limitato di schede rimaste in fase di adozione. Un passaggio tecnico ma, come ribadito dall’assessora all’Urbanistica Caterina Biti, significativo per rendere omogeneo il Piano.

“Ringrazio gli uffici per il lavoro che hanno portato avanti in questi mesi consentendo di arrivare a questo voto. Con questa delibera abbiamo portato il piano tutto allo stesso livello, rendendolo omogeneo. Nel precedente mandato amministrativo il piano era stato approvato con l’eccezione di alcune schede che avevano subito dei cambiamenti o di nuove schede. Adesso la procedura continua con il passaggio nella conferenza paesaggistica della Regione che spero sia convocata presto in modo da poter tornare nelle commissioni, nei consigli di quartiere e in consiglio comunale per la definitiva approvazione. Dopo di che tornerà in Regione dove avrà una sorta di bollinatura, sarà pubblicato sul Burt e al termine dei previsti 30 giorni diventerà efficace”.

“Il piano è una previsione di servizi, di infrastrutture, di verde, di parcheggi insomma di tutto quello che serve a una città per vivere – ha spiegato l’assessora Biti –. Non è una progettazione, ma dopo il bilancio è l’atto politico più importante di una Amministrazione perché è una visione complessiva che riguarda tutti gli spazi della città. È un piano importante perché mette al primo posto il tema dell’abitare, e poi la sostenibilità guardando anche allo sviluppo della città. Sull’abitare c’è una forte attenzione a tutte le opportunità per dare risposta alla cosiddetta fascia grigia della popolazione, quindi, edilizia residenziale convenzionata pubblica e privata che con questo piano hanno un grande sostegno e spero un grande impulso”.  A tal proposito l’assessora Biti ha ricordato che tra le norme c’è l’articolo 37 con cui si introduce l’obbligo per chi realizza interventi abitativi superiori ai 2.000 metri quadrati di riservare il 20% all’edilizia convenzionata e all’housing sociale.

Nel suo intervento in consiglio l’assessora è poi entrata nel dettaglio elencando le 12 osservazioni presentate sulle 21 schede in adozione o riadozione per emendamenti, cambi avvenuti in fase di approvazione o per richieste dei Quartieri. Di queste 6 sono state giudicate non pertinenti perché non riguardavano le schede in adozione, 4 sono state giudicate pertinenti ma non accoglibili, una parzialmente accoglibili e una accoglibile. Sulle 4 osservazioni presentate ai vincoli relativi agli espropri, due sono state giudicate non pertinenti perché non riguardavano schede in adozione e due non accoglibili. (mf)

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